#INSTACITY | Casa Museo Spazio Tadini | Settembre/Ottobre 2017 | Milano
“La rappresentazione pittorica della città nella storia dell’arte ha assunto ruoli diversi. Per esempio nel Quattrocento è stata sfondo della scena umana e divina per esaltare il potere religioso e politico. Nel Settecento la sua raffigurazione spesso documentava il viaggio prima dell’invenzione della fotografia. Nel primo Novecento i centri urbani venivano dominati da prospettive aeree in un tripudio di dinamicità, tecnologia e positività per poi veder spegnere ogni esaltazione alla fine dello stesso secolo, quando la città diventa luogo di alienazione, di vita sopraffatta dal1 cemento indisciplinato e irrefrenabile delle costruzioni e custode di cattedrali industriali abbandonate. Della città, di questo paesaggio antropizzato, dove la natura addomesticata e la progettazione umana hanno avuto il sopravvento sulla scelta abitativa della popolazione mondiale, Andrea Gnocchi ha scelto di farne un suo racconto contemporaneo. Si è cimentato in un’impresa difficile quanto mai necessaria per esprimere quel cambiamento di inizio del terzo Millennio che porta a una nuova visione del paesaggio urbano ormai definito metropolitano e cosmopolita. La sua ricerca pittorica l’ha portato ad una sintesi rappresentativa in cui domina un concetto di tempo, di segno attraverso la luce, di struttura e di racconto socio-politico della città che passa attraverso una visione iconografica. Potremmo definirlo un architetto del pensiero, il costruttore di una mappa concettuale del territorio dell’uomo contemporaneo che trova i suoi punti nevralgici nella permanenza illuminante di alcune costruzioni simbolo (…) (stralcio dal testo critico a cura di Melina Scalise).
Una ricerca quanto mai attuale perché oggi qualunque città ha ormai individuato una serie di luoghi e architetture simbolo, elementi di identificazione di una nazione, di un popolo, di una cultura. La mostra a Spazio Tadini presenta l’ultima produzione di Andrea Gnocchi e dei suoi riflettori puntati sulle città.